Tassazione dell’argento da investimento e usato
Tipologie di argento e regole fiscali
In Italia, la tassazione dell’argento varia in base alla destinazione d’uso. L’argento da investimento è soggetto a un regime fiscale specifico, mentre l’argento destinato a usi industriali o alla gioielleria segue regole diverse, applicabili alle imprese.
In questa pagina ci concentriamo esclusivamente sull'argento da investimento e sull'argento usato, tralasciando gli altri tipi di argento.
1. Argento da investimento (lingotti e monete)
L’argento da investimento non gode delle stesse esenzioni fiscali dell’oro da investimento. In particolare, sono considerati argento da investimento:
- Lingotti con purezza ≥ 999/1000
- Monete d’argento con purezza ≥ 900/1000, riconosciute come monete da investimento
Tassazione per i privati
- IVA sull’acquisto di argento: 22%.
- IVA sulla vendita da privati: Non applicata.
- Plusvalenze sulla vendita da privati: Tassate al 26%, se realizzate. Vanno dichiarate nel quadro RL (Modello Redditi PF). La plusvalenza è sempre tassata, anche se l'argento è detenuto per oltre 5 anni
- Imposta sugli investimenti finanziari: Non si applica l'imposta di bollo patrimoniale dello 0,2% annuo
- Dichiarazione redditi: Nessun obbligo di dichiarare il possesso di argento da investimento nel Modello Redditi o 730
2. Vendita dell’argento usato (gioielli, posate, oggetti d’argento) ai compro oro
La vendita di argento usato a un compro oro da parte di privati segue regole fiscali diverse rispetto all’oro da investimento.
Regime fiscale per i privati
- IVA su vendita ai compro oro: Non si applica
- Plusvalenze sulla vendita: Non si pagano imposte sulle plusvalenze (a differenza dell’argento da investimento)
Misure antiriciclaggio
- Il pagamento deve avvenire con strumenti tracciabili (es. bonifico, assegno) per importi pari o superiori a 500 euro (D.Lgs. 92/2017)
- I compro oro devono registrare ogni operazione e identificare il venditore
- Devono segnalare all'Unità di Informazione Finanziaria (UIF) presso la Banca d'Italia le operazioni effettuate con la stessa controparte se, nel corso del mese solare, il valore complessivo raggiunge o supera i 10.000 euro. Nel calcolo vengono incluse esclusivamente le operazioni singole pari o superiori a 2.500 euro (Importo modificato a partire dal 17 gennaio 2025).
3. Calcolo della plusvalenza e documentazione d’acquisto
Se non puoi dimostrare l'importo pagato per l’argento da investimento acquistato, il costo viene considerato zero.
Formula della plusvalenza imponibile
Prezzo di vendita - Costo d’acquisto (se documentato) = Plusvalenza
Aliquota 26% sulla plusvalenza.
Esempio pratico
- Con ricevuta: Acquisto a 2.000 €, vendita a 3.000 € → Tassa: 260 €
- Senza ricevuta: Vendita a 3.000 €, tutto tassabile → Tassa: 780 €
- Acquisto in dollari: Il prezzo di acquisto deve essere convertito in euro al tasso di cambio ufficiale del giorno dell’acquisto.
Come evitare problemi?
- Conservare ricevute e fatture d’acquisto
- Se comprato da privati senza documenti, si può tentare un’autocertificazione (spesso però non è accettata dall’Agenzia delle Entrate)
4. L'argento finanziario
L'argento finanziario è trattato come strumento di investimento o riserva di valore nei mercati finanziari.
- ETF sulle materie prime
- ETC sull’argento
- Contratti futures e opzioni sull’argento
Gli ETF, gli ETC e i contratti Futures sono considerati strumenti finanziari e soggetti all’imposta di bollo patrimoniale dello 0,2% annuo.
5. Argento vs Oro: Differenze fiscali
L’oro e l’argento sono trattati in modo diverso dal punto di vista fiscale in Italia.
- Oro da investimento: Esente da IVA, plusvalenza tassata solo entro 5 anni.
- Argento da investimento: IVA 22%, plusvalenza sempre tassata.
- Oro usato: Non tassato sulle plusvalenze.
- Argento usato: Non tassato sulle plusvalenze.
Conclusione
L’argento è meno vantaggioso rispetto all’oro dal punto di vista fiscale perché sempre soggetto a IVA e alla tassazione sulle plusvalenze.